Come è nata l’idea della donazione?
– Coal ha raccolto l’invito dei massimi rappresentati delle organizzazioni Regionali per sostenere le strutture sanitarie Marchigiane ed Abruzzesi in questo drammatico momento nel quale Covid-19 ha messo in ginocchio l’Italia intera. Il Consiglio di Amministrazione della Cooperativa ha deliberato a favore delle due regioni un’importante Donazione (oltre 350.000 €). Il presidente di Coal, Carlo Palmieri, ha sottolineato come è assolutamente naturale, per un’azienda che vive il proprio territorio come Coal, essere al fianco di chi, in questi interminabili giorni combatte in prima linea nei nostri ospedali, e non solo, questa guerra: medici, infermieri e tutto il personale degli ospedali e delle associazioni ad essi collegate che a nome di tutta l’Azienda voglio ringraziare di cuore. La donazione che Coal non ha esitato a fare è volta a progetti concreti ed di vitale necessità: il progetto 100 della Regione Marche, volto a creare un polo ospedaliero con 100 posti letto di terapia intensiva e per la Regione Abruzzo con il finanziamento per l’acquisto di materiale di alta protezione per il personale sanitario.
Chi è Coal?
– Siamo una cooperativa di imprenditori con alle spalle 60 anni di storia. Nasciamo nelle Marche ma oggi operiamo su 6 Regioni (Marche, Abruzzo, Lazio, Umbria, Molise, Romagna), con 4 marchi (Coal, Sigma, D’Italy ed Eccomi) in oltre 250 Comuni con strutture prettamente alimentari di varie dimensioni, dai piccoli negozi specializzati fino ai grandi supermercati.
Come si fa grande distribuzione oggi?
– Con grande fatica ma anche con grandi soddisfazioni. Il nostro è uno dei settori a più alta concorrenzialità. Nei protagonisti (italiani e stranieri), nelle dimensioni (multinazionali, grandi gruppi, distribuzione organizzata, cooperative) nei formati di vendita (supermercati, discount, negozi specializzati e nelle loro tipologie di proposta (negozio fisico o on line). In questo mercato complesso e affollato è importante trovare una propria differenziazione dalla massa che offre soluzioni standardizzate. Noi che conosciamo bene i nostri territori e i nostri consumatori abbiamo costruito una proposta di supermercato proprio su queste basi per essere vicini alle richieste di questi territorio senza imporre stili di consumo o quello che propone la grande industria o il mercato in generale.
Quali sono le caratteristiche che fanno la differenza rispetto ai competitor?
– Siamo una catena che pone grande attenzione a tutto il mondo del fresco/freschissimo. Curiamo con grande attenzione i settori quali ortofrutta, carne, pescheria, salumi e formaggi e la gastronomia in genere. Qui siamo attentissimi al livello qualitativo dei prodotti e nella ricerca del miglior rapporto qualità prezzo. La seconda caratteristica che ci contraddistingue è la grande attenzione ai localismi. Per questi abbiamo una vera ossessione non solo perché rappresentano la cultura del territorio e le richieste dei consumatori ma anche perché per noi essere distributori vuol dire sostenere le produzioni e le economie dei territori in cui operiamo. Per ultimo il fattore umano. I nostri punti vendita per la maggior parte hanno una gestione familiare e quindi è forte l’attenzione al servizio verso i nostri consumatori. Nei settori importanti nei nostri punti vendita è preponderante la presenza di personale qualificato che sa lavorare il prodotto al meglio e offrire assistenza nella vendita.
Come state affrontando questa emergenza?
– I nostri punti vendita sono stati subito messi sotto pressione. La chiusura di tutto il mondo dei consumi del fuori casa (ristoranti, bar, mense, ecc.) e la preoccupazione delle famiglie hanno fatto impennare i consumi alimentari. Nella primissima fase abbiamo fatto fatica nel rispettare le tempistiche di consegna e la completezza degli ordini verso i punti vendita (caratteristica fondamentale nel nostro lavoro), poi con il passare dei giorni siamo riusciti almeno nelle consegne a tornare alla normalità grazie all’inserimento di ulteriori maestranze nel ricevimento, stoccaggio e preparazione degli ordini e a turni extra. Per i trasporti, abbiamo aggiunto ulteriori mezzi. Rimangono problemi per alcune tipologie di prodotto dove le aziende produttrici fanno ancora fatica a seguire i fortissimi ordini. Ma la cosa importante è che i nostri punti vendita oggi sono riforniti con regolarità.
Perché siete a bordo del Cooking Quiz?
– Perché il progetto è interessante e innovativo e mette insieme più mondi a cui Coal tiene moltissimo. In primis i giovani, che (non è retorica) sono i nostri figli e il nostro futuro, aiutarli a crescere è doveroso. Il secondo è quello della cucina e delle sue materie prime. Per i noi come per un grande chef è fondamentale utilizzare materie prime di qualità. E per finire la valorizzazione del territorio un’altra cosa che ci accomuna a questo mondo. Il progetto di Cooking Quiz ha tutti questi valori e ci piace e quindi onorati di essere a bordo.